VARVELLO NEL MONFERRATO: UN SODALIZIO DI SUCCESSO CHE CONTINUA
Varvello è l’Aceto Reale degli italiani dal 1921, anno in cui il Commendatore Giovanni Varvello fondò lo “Stabilimento Italiano l’Aceto” sull’onda di un’intuizione, tanto semplice quanto vincente: per produrre su scala industriale un aceto nobile, di alta qualità, bisognava utilizzare vini di qualità altrettanto buona.
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GIOVANNI VARVELLO E LA FONDAZIONE DELL’ACETIFICIO
Lo spirito imprenditoriale di nonno Giovanni fu la chiave del successo immediato dell’acetificio della nostra famiglia, avviato inizialmente nei magazzini sotto la casa del Commendatore, in via Nizza 135 a Torino.
In questi primi cento anni di vita, l’aceto Varvello è diventato sinonimo di qualità, gusto e italianità in tutto il mondo, grazie ad uno spirito fortemente internazionale e alle profonde radici che legano l’azienda e la famiglia al territorio piemontese.
Vogliamo dedicare questo compleanno memorabile proprio a Giovanni, fondatore dell’acetificio e nonno degli attuali dirigenti dell’azienda, perché fu lui ad aprire la strada alla nostra produzione di qualità, intuendo prima di molti altri l’importanza del buon vino per ottenere degli aceti eccellenti.
LA STORIA DELL’ACETIFICIO, DA TORINO AL MONFERRATO
Nei primi anni di attività dello Stabilimento Italiano l’Aceto di via Nizza, l’azienda fa subito passi da gigante, diventando una delle maggiori produttrici di aceto in Italia. Questo fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che complicò enormemente il contesto sociale e produttivo dell’intero Piemonte.
Durante il conflitto, lo stabilimento torinese viene distrutto dai bombardamenti, e nel 1940 il Commendatore Giovanni Varvello decise di trasferire l’acetificio nel Monferrato, in particolare nel Comune di Portacomaro, in provincia di Asti. Questo trasferimento non fermò lo spirito imprenditoriale di Varvello, né la produzione di aceto: senza farsi condizionare dalla Grande Guerra che imperversava su tutto il Piemonte, l’azienda di famiglia riprese subito la produzione dei propri aceti di vino nei locali del prestigioso Palazzo Riscossa a Portacomaro.
La scelta del paese monferrino risulta vincente per l’acetificio Varvello, grazie alla sua posizione strategica: a Portacomaro, infatti, la ferrovia Castagnole-Asti-Mortara (dove il traffico è sospeso dal 2012) garantiva l’arrivo del vino piemontese in barili e la successiva consegna dell’aceto nelle città piemontesi.
Dopo la fine della guerra, iniziarono gli anni del boom economico in Italia, che videro l’azienda della famiglia Varvello crescere senza sosta, in termini di prestigio e di produzione. Al nonno Giovanni va il merito di aver saputo guidare l’azienda dal 1921 fino agli anni della ripresa post-bellica, senza mai farsi sopraffare dagli eventi (e dai bombardamenti) e non rinunciando mai a produrre un vero “aceto reale” a partire dai pregiati vini piemontesi.
L’ESPERIENZA DI VARVELLO NELL’ASTIGIANO
Gli anni cruciali dello sviluppo dell’azienda sono dunque legati a doppio filo con il Monferrato, un territorio che è riuscito a proteggere l’azienda in anni di guerra, e a consentire alla Varvello di continuare la produzione all’insegna dell’eccellenza e della dedizione al lavoro.
Una curiosità: all’epoca del trasferimento nel Monferrato e durante il ventennio in cui Portacomaro ospitò lo stabilimento, l’intera produzione di aceto Varvello era affidata esclusivamente alle operose mani delle donne, poiché gli uomini erano stati richiamati alle armi ed erano impegnati nel conflitto.
Oltre al territorio, dunque, fu anche il lavoro e la determinazione delle donne a consentire alla VARVELLO Giovanni e C. L’Aceto Reale di affacciarsi agli anni ’60 in forma smagliante, con una produzione solida e un nome ormai affermato.
Nel 1961 furono i figli del Commendatore, Gianfranco e Piergiorgio, a decidere di trasferire l’attività di famiglia dall’Astigiano alla sede attuale a La Loggia, per agevolare l’ampliamento della produzione e per avvicinarsi nuovamente a Torino. Intanto la Varvello si affermava azienda leader nel settore agroalimentare italiano, e i suoi “Aceti Reali” erano sulla bocca di tutti (letteralmente!).
IL MONFERRATO, PATRIA DI ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE
Nel centenario della nascita dello “Stabilimento Italiano l’Aceto” (poi VARVELLO Giovanni e C. L’Aceto Reale e oggi Acetificio Varvello), il prestigioso marchio vuole celebrare anche il ruolo che il Monferrato ha ricoperto nella sua storia ed evoluzione.
Approdare allora nel Monferrato astigiano fu un’intuizione felice del Commendatore Varvello, che scelse Portacomaro come patria temporanea dell’acetificio torinese. Tutt’ora questo piccolo paese vanta una spiccata predilezione per le eccellenze enogastronomiche piemontesi.
Oggi infatti il Comune astigiano fa parte dell’Associazione nazionale Città del Vino e, insieme ai vicini paesi monferrini come Grazzano Badoglio, tiene alto il nome del Monferrato, il cui paesaggio vitivinicolo è stato dichiarato patrimonio UNESCO insieme a Langhe e Roero.
Proprio a Grazzano Badoglio è nato nel 2020 il progetto BASE Monferrato, dal restauro conservativo dell’ex scuola elementare di Grazzano. Un progetto culturale-enogastronomico che porta la firma di Miss Dado S.r.l., società di Francesca Pellion di Persano che, nel 2017, ha vinto il bando regionale di “Valorizzazione turistica del patrimonio UNESCO” per la gestione di questo prezioso edificio dell’Ottocento, finemente restaurato.
Gli eventi di ottobre con Miss Dado e BASE Monferrato
In questo mese di ottobre, l’ex scuola di Grazzano Badoglio ospiterà due eventi firmati Miss Dado Srl, in occasione della Fiera del Tartufo (Moncalvo, 24–31 ottobre 2021), in collaborazione con BASE Monferrato Aps.
Due occasioni – domenica 24 e domenica 31 ottobre – per visitare la scuola recentemente restaurata e l’intero Monferrato, un territorio unico al mondo e ricco di proposte gastronomiche e culturali.
Domenica 24 ottobre ore 16:30: LE VOCI DEI MARESCHI
Esibizione del Coro polifonico di Avigliana nell’area esterna della ex scuola;
ore 17:30 piccola merenda sinoira in onore del Coro.
Possibilità di visitare l’interno della ex scuola.
Domenica 31 ottobre dalle ore 11:30 alle ore 17:00: I VIGNAIOLI DI GRAZZANO BADOGLIO
Degustazione e vendita dei vini delle sette aziende vinicole di Grazzano Badoglio, incontro con i produttori, possibilità di acquisto diretto e, previo appuntamento concordato con l’azienda, di visita in sede o in vigna.
Partecipano i produttori: F.lli Natta, Monti Emanuel, Rappellino Dario, Renato Capretto, Sulin, Tenuta Capri, Tenuta Santa Caterina.
Partner del progetto: Vimini ristorante, Kozel, DL caffe, AV4, Acetificio Varvello, Freecards.
Con il gratuito patrocinio: Comune di Grazzano Badoglio, Unione Terre del Tartufo.